Oltre il corpo anche la mente deve rimanere sana e attiva

La teoria di lasciare andare.
di Mel Robbins


Ci sono libri che arrivano quando ne abbiamo davvero bisogno: magari quando ci sentiamo stanchi, appesantiti dalle aspettative degli altri, intrappolati nel ruolo del “risolutore di problemi” per figli ormai adulti, colleghi, partner, amici.
E poi ce ne sono altri che arrivano come una carezza, o forse come un colpo di vento che spalanca finestre da tempo chiuse. The Let Them Theory, firmato da Mel Robbins insieme alla figlia Sawyer Robbins, appartiene a questa seconda categoria.
Per molti lettori over 50, la vita è diventata un equilibrio sottile: genitori anziani da seguire, figli che compiono scelte che non sempre comprendiamo, amicizie che cambiano forma, corpo e energia che non rispondono più come un tempo, e una crescente consapevolezza che il tempo non va sprecato.
In tutto questo, The Let Them Theory entra come una proposta radicale ma semplicissima: lascia andare ciò che non puoi controllare e riprendi in mano ciò che puoi davvero guidare: te stessa, il tuo tempo, la tua energia, la tua serenità.
Una filosofia che ha molto a che fare anche con la longevità: meno stress, meno conflitti inutili, più capacità di restare centrati significa proteggere il cervello, il cuore e l’intero sistema nervoso. Per chi vuole vivere a lungo, e bene, questa non è solo psicologia: è prevenzione.
Chi è l’autrice?
È impossibile parlare del libro senza spendere qualche parola su di lei. Mel Robbins è una delle voci più influenti della crescita personale contemporanea. Avvocata, giornalista, speaker globale, autrice di bestseller aggiornati alla scienza comportamentale, è diventata famosa con The 5 Second Rule, in cui propone la celebre “regola dei 5 secondi” per interrompere procrastinazione e auto-sabotaggio.
Negli ultimi anni il suo podcast è diventato un punto di riferimento mondiale: diretto, pragmatico, senza fronzoli.
In questo nuovo libro, però, Mel non è sola. Con lei scrive la figlia Sawyer, giovane scrittrice con una nota di vulnerabilità e sincerità che arricchisce moltissimo il testo. Una prospettiva intergenerazionale che funziona: perché chi ha superato i 50 spesso guarda ai giovani con un misto di affetto, disorientamento e curiosità, e la voce di Sawyer aggiunge calore, concretezza e autenticità.
Il cuore della teoria: due parole che liberano
La teoria si riassume in due frasi:
Let Them.
Let Me.
Let Them significa:
Lascia che le persone facciano ciò che fanno.
Lascia che reagiscano come reagiscono.
Lascia che siano ciò che sono, anche quando non corrisponde a ciò che vorresti.
Let Me significa:
Permettimi di scegliere la mia risposta.
Permettimi di proteggere la mia energia.
Permettimi di decidere cosa è meglio per me.
Una semplicità solo apparente: quando la applichi, cambia la vita.
Ed è un concetto che risuona profondamente con il tema della longevità.
Perché?
Perché una parte enorme dello stress cronico—che alimenta infiammazione, depressione, insonnia, ipertensione, persino l’invecchiamento cellulare—deriva dal tentativo inutile di voler controllare ciò che non ci appartiene: le scelte degli altri, i giudizi degli altri, le aspettative degli altri.
La longevità non è fatta solo di nutrizione e allenamento.
È fatta anche di confini sani.
Di pace mentale.
Di energia che torna disponibile per ciò che conta.
Capitolo dopo capitolo: un viaggio dentro di noi
Basandomi sui contenuti del libro, e rielaborandoli per i lettori over 50, ti porto attraverso i concetti principali capitolo per capitolo.
1. Il mondo non smetterà mai di stressarti—ma puoi smettere di assorbire tutto
La vita adulta è un susseguirsi di piccole provocazioni: ritardi, mail passive-aggressive, persone che si lamentano, decisioni che non condividi.
Robbins apre il libro mostrando quanto facilmente lasciamo che le azioni degli altri prendano il controllo della nostra giornata.
“Let Them” qui è uno scudo energetico:
Lascia che quel collega mandi l’email storta.
Lascia che qualcuno parli troppo forte.
Lascia che l’automobilista ti tagli la strada.
Non si tratta di essere passivi: si tratta di non farci rubare la calma.
Per gli over 50, questo è essenziale.
Lo stress cronico accelera l’invecchiamento biologico. Ridurre le “micro-stressors” quotidiane è una forma concreta di protezione cellulare.
2. Il giudizio degli altri: una prigione invisibile
Uno dei capitoli più potenti. Robbins racconta come molte scelte della nostra vita siano guidate non dal desiderio ma dalla paura del giudizio.
Dopo i 50 questa paura può diventare più forte:
“Sono troppo vecchia per cambiare lavoro.”
“Cosa penseranno se mi iscrivo a quel corso?”
“Che figura faccio se apro un profilo social?”
La teoria dice:
Lascia che ti giudichino.
Lasciali pensare ciò che vogliono.
Tu fai ciò che ti rende orgogliosa.
Un concetto che potenzia la longevità: chi segue i propri desideri, sperimenta meno rimpianti, mantiene un cervello attivo e costruisce una vita più stimolante—tutti fattori protettivi contro declino cognitivo e depressione.
3. Emozioni difficili: lasciarle salire, lasciarle scendere
Robbins introduce un’idea fondamentale:
Le emozioni intense durano circa 90 secondi se non le alimentiamo.
Per molti over 50 che si trovano in famiglie complesse, relazioni lunghe o situazioni di caregiving, imparare a non reagire subito è una fonte enorme di longevità emotiva.
I conflitti costanti, l’iper-reattività, la tendenza a farsi carico dei problemi altrui consumano energie preziose.
“Let Me” in questo capitolo significa:
Permettimi di respirare.
Permettimi di fare una pausa.
Permettimi di non rispondere nell’immediato.
4. Il confronto con gli altri: il furto silenzioso della gioia
Con l’età, i confronti cambiano forma:
Chi è diventato nonno, chi ha fatto carriera, chi è in pensione, chi viaggia sempre, chi sembra più in forma…
Robbins e Sawyer spiegano che il confronto è una trappola tossica, soprattutto quando si basa su elementi non controllabili: genetica, fortuna, contesto economico, tempo.
Let Them qui diventa:
Lascia che gli altri abbiano ciò che hanno.
Let Me diventa:
Permettimi di concentrarmi su ciò che voglio davvero, non su ciò che hanno gli altri.
Per la longevità, questo è ossigeno: vivere secondo i propri ritmi e valori riduce stress, ansia e consumo emotivo superfluo.
5. Amicizie adulte: la grande dispersione
Dopo i 50, molte amicizie si trasformano.
I figli crescono, ci si trasferisce, cambiano interessi e disponibilità.
Robbins chiama questa fase “la grande dispersione”.
Il libro insegna che non è colpa di nessuno: è normale.
Let Them in questo contesto significa accettare che alcune persone si allontanino.
Let Me significa impegnarsi attivamente per creare nuove connessioni.
E qui entra in gioco la longevità sociale:
Le ricerche mostrano che la solitudine è un fattore di rischio mortale quanto il fumo.
Costruire nuove relazioni è un gesto di salute, non solo di affetto.
Robbins propone micro-azioni: salutare per nome il barista, partecipare a gruppi locali, organizzare piccole attività.
Sono esattamente le strategie consigliate dagli studi di Harvard sulla felicità.
6. Quando desideri che qualcuno cambi—e non succede
Un capitolo doloroso ma liberatorio.
Spesso vorremmo che un partner, un figlio adulto, un fratello cambiasse abitudini: salute, lavoro, relazioni, dipendenze, atteggiamenti.
Ma la verità è che:
Gli adulti cambiano solo quando vogliono cambiare. Non quando tu vuoi che cambino.
Let Them qui è uno degli insegnamenti più difficili.
Ma ha un valore enorme per la longevità:
smettere di assumersi responsabilità che non ci appartengono riduce il carico mentale e preserva l’energia vitale.
7. Amare senza salvare: il confine che ci rende liberi
Molte persone over 50 vivono situazioni complesse: figli che arrancano, partner in difficoltà, amici che ripetono gli stessi errori.
Robbins è chiarissima: l’aiuto che evita le conseguenze non è aiuto, è abdicazione dei confini.
Let Me in questo contesto è potente:
Permettimi di stabilire limiti chiari.
Permettimi di offrire supporto senza annullarmi.
Permettimi di smettere di fare il “salvatore”.
È un concetto che ritroviamo anche nella psicologia della resilienza:
le relazioni sane sono quelle in cui ognuno è responsabile per sé stesso.
8. Amore e relazioni: smettere di rincorrere chi non ci sceglie
Il libro si chiude con un capitolo dedicato all’amore, in particolare alle relazioni in cui uno dei due non è pienamente coinvolto.
Un tema universale, soprattutto dopo i 50, quando si entra spesso in relazioni post-divorzio, in seconde possibilità o in dinamiche più mature.
Let Them diventa:
Lascia che se ne vadano.
Lascia che mostrino ciò che vogliono davvero.
Lascia che non siano pronti.
Let Me diventa:
Permettimi di scegliere me stessa.
Permettimi di non perdere tempo prezioso.
Permettimi di costruire un amore che mi nutra.
La longevità affettiva nasce proprio da qui: relazioni che non prosciugano, ma sostengono.
Perché questo libro è prezioso per chi ha superato i 50
Per tre motivi fondamentali:
1. Protegge il sistema nervoso
Ogni “lascia andare” è un colpo di forbice allo stress cronico, uno dei principali acceleratori dell’invecchiamento biologico.
2. Favorisce relazioni più sane
Confini chiari = meno conflitti = più serenità.
3. Porta a una vita più autentica
Dopo i 50 il tempo diventa sacro: non possiamo più permetterci vite basate sugli altri.
Questa filosofia permette di recuperare energie per ciò che conta davvero: salute, progetti personali, nuovi inizi, benessere mentale.
Conclusione: una teoria semplice che cambia il modo di vivere
The Let Them Theory non è un libro di psicologia complessa.
È un manuale di vita.
Un invito a respirare meglio, a scegliere con più lucidità, a lasciare andare ciò che pesa e a trattenere ciò che nutre.
Per i lettori over 50, è una bussola per alleggerirsi, proteggere la propria longevità e disegnare un futuro più sereno.
Non a caso, la domanda finale che Mel Robbins invita a porsi è:
“Questo, oggi, mi avvicina o mi allontana dalla persona che voglio essere nel prossimo capitolo della mia vita?”
Una domanda perfetta per ogni percorso di longevità.
Ricevi notizie, consigli, e prodotti per una longevità sana e attiva