Obesità e longevità: le nuove frontiere della cura mini-invasiva tra palloncino gastrico e farmaci agonisti del GLP-1

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L’obesità non è più un semplice problema estetico, ma una vera e propria malattia cronica riconosciuta anche dallo Stato italiano, il primo al mondo ad aver approvato una legge specifica. È un passo storico, che segna una svolta nel modo in cui la società e la medicina guardano a questa condizione che colpisce milioni di persone, soprattutto dopo i 50 anni.

A ricordarcelo è il Dottor Luigi Flagiello, medico chirurgo, membro della Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità (SICOB) e della Federazione Mondiale per la Cura dell’Obesità, uno dei maggiori esperti italiani di tecniche mini-invasive e farmacologiche per il trattamento dell’obesità.

Negli ultimi mesi anch’io ho iniziato un percorso farmacologico con il team del Dott. Luigi Flagiello.

Una passione nata dall’empatia

«La mia passione nasce dalla chirurgia generale», racconta Flagiello, «ma le soddisfazioni più grandi le ho avute curando l’obesità: vedere un paziente che letteralmente cambia vita, che torna da me più felice e in salute ogni volta, è qualcosa che mi ha dato una carica profonda e mi ha legato a questa missione».
Da questa empatia è nata la sua ricerca continua di soluzioni meno invasive e più sostenibili. «Oggi mi sto dedicando a quella che credo sarà la nuova frontiera della cura dell’obesità: la Combination Therapy, che unisce metodiche meno invasive, farmacologiche e procedurali, capaci di ottenere risultati che prima erano possibili solo con la chirurgia.»

L’obesità dopo i 50 anni: una malattia che accorcia la vita

Negli over 50, il metabolismo rallenta, la massa muscolare diminuisce e il grasso viscerale — quello che circonda organi come fegato, pancreas e intestino — si accumula. Questo tipo di grasso è pericoloso perché produce citochine infiammatorie e ormoni che favoriscono l’insulino-resistenza, accelerando l’invecchiamento biologico.
Come spiega Flagiello:

«L’obesità si lega a doppio filo alla longevità: statisticamente, più è grave e minore è l’aspettativa di vita. Ma soprattutto peggiora la qualità della vita: riduce energia, mobilità, autostima e salute generale.»

Il palloncino gastrico deglutibile: una svolta mini-invasiva

Tra le innovazioni più efficaci nella lotta all’obesità c’è il palloncino gastrico deglutibile Allurion, una tecnica rivoluzionaria che consente di ottenere risultati significativi senza bisturi, endoscopia o anestesia.

«È un palloncino che il paziente deglutisce bevendo un bicchiere d’acqua, come fosse una normale compressa», spiega Flagiello. «Una volta nello stomaco, viene riempito con un liquido sterile, riducendo la capienza gastrica e favorendo la sazietà precoce. Dopo circa quattro mesi si svuota da solo e viene eliminato per via naturale.»

Il vantaggio rispetto ai metodi tradizionali è enorme. In passato, per posizionare un palloncino gastrico servivano ricovero, endoscopia e anestesia generale. Oggi tutto avviene in modo ambulatoriale e indolore.

«In pratica, quello che prima richiedeva un’ospedalizzazione oggi si fa letteralmente con un bicchiere d’acqua», sintetizza il medico.

Il palloncino non è una scorciatoia, ma un supporto. Aiuta a “riaddestrare” il corpo e la mente a un nuovo equilibrio alimentare. Durante il periodo di permanenza, il paziente segue un programma di rieducazione nutrizionale e psicologica che consolida i risultati.

I farmaci agonisti del GLP-1: la rivoluzione farmacologica

Un’altra grande novità arriva dai farmaci agonisti del GLP-1, come semaglutide o tirzepatide (Mounjaro).

«Sono farmaci che replicano una proteina che normalmente produciamo dopo un pasto, il GLP-1», spiega Flagiello. «Ne prolungano l’effetto per sette giorni, riducendo il senso di fame e aumentando la sazietà. Il paziente così riesce ad aderire più facilmente a un piano nutrizionale equilibrato.»

Queste terapie si somministrano con una microiniezione settimanale e hanno dimostrato di favorire perdite di peso fino al 20% del peso corporeo in un anno, con miglioramento di glicemia, colesterolo e pressione arteriosa.

«Ogni cosa che usiamo per curare l’obesità è una leva, un aiuto. Ma il fine ultimo resta sempre la rieducazione. È quella che ci dà risultati duraturi», ribadisce il medico.

Flagiello distingue anche i casi in cui optare per un approccio rispetto a un altro:

«Quando il BMI è molto elevato, preferiamo iniziare con il palloncino. Nei casi più moderati, i farmaci GLP-1 possono bastare. Ma oggi la vera rivoluzione è la Combination Therapy: usare il palloncino e, nei tempi giusti, aggiungere il farmaco. I risultati sono straordinari.»

Sicurezza e gestione dei trattamenti

Sia il palloncino che i farmaci GLP-1 sono considerati molto sicuri. «Il rischio zero non esiste in medicina», precisa Flagiello, «ma possiamo dire che sono tra le opzioni con il rischio più basso. Con il palloncino, i primi giorni si può avere una sensazione simile a un’indigestione, che passa rapidamente. Per i farmaci, gli effetti collaterali più comuni sono nausea o lievi disturbi gastrointestinali, facilmente gestibili.»

E aggiunge con la chiarezza che lo contraddistingue:

«Il rischio di questi trattamenti è infinitamente inferiore rispetto a quello della chirurgia tradizionale. La chiave è affidarsi a un professionista esperto, che sappia accompagnare il paziente lungo tutto il percorso.»

L’importanza del team: corpo, mente e alimentazione

Nessuna tecnica, per quanto avanzata, può funzionare da sola. «L’obesità si cura solo con un approccio multidisciplinare», sottolinea il Dott. Flagiello.

«Non è un one man show. Non è il medico da solo che risolve tutto, ma un’equipe che accompagna il paziente nel percorso di guarigione: il nutrizionista per la rieducazione alimentare, il medico per il supporto farmacologico o procedurale, lo psicologo per gestire la parte emotiva. Anche il follow-up e il sostegno morale sono fondamentali.»

È un lavoro di squadra, in cui il paziente stesso diventa parte attiva del cambiamento. E questo approccio integrato non solo aiuta a perdere peso, ma contribuisce a rallentare l’invecchiamento biologico, migliorando infiammazione, metabolismo e salute cardiovascolare.

La rinascita: storie di vita reale

Molti pazienti raccontano un vero e proprio “ritorno alla vita”.

«Spesso mi sento dire: “Dottore, non riuscivo più ad allacciarmi le scarpe, a tenere in braccio mio figlio. Ora riesco a fare le scale, mi sento rinato.”»

Flagiello parla di queste testimonianze con emozione:

«La parola rinascere è una delle più frequenti. Io passo molto tempo ad ascoltare le storie dei miei pazienti, perché sono la mia benzina. Vedere nei loro occhi la commozione e la gioia è la parte più bella del mio lavoro.»

Oltre la bilancia: la lotta allo stigma

L’obesità non è solo una sfida fisica, ma anche sociale.

«È una delle prime cause di stigma nella nostra società», afferma Flagiello. «Purtroppo le persone obese si sentono giudicate, colpevolizzate. Ma l’obesità non è colpa di nessuno: è una malattia, come l’ipertensione o il diabete. Aiutare questi pazienti significa curare due problemi: la malattia e la ferita psicologica del giudizio.»

La divulgazione, in questo senso, è una parte essenziale del suo lavoro: «Educare e informare è fondamentale. Quando le persone sono informate, possono scegliere. E scegliere è sempre il primo passo verso la libertà.»

Longevità: vivere meglio, non solo più a lungo

La chiusura dell’intervista tocca un tema caro anche a noi di Dopo50: la longevità.

«La longevità non è solo vivere più a lungo», dice Flagiello, «ma vivere meglio. Per me significa non sopravvivere, ma vivere, preservando la qualità della vita. L’obesità accorcia la vita e la peggiora, per questo curarla con tecniche meno invasive e più efficaci è anche un atto di prevenzione per la longevità.»

E conclude con un pensiero che sintetizza perfettamente la sua visione:

«Vivere più a lungo è possibile solo se impariamo a prenderci cura di noi stessi. La scienza ci sta dando strumenti straordinari, ma la chiave resta sempre la consapevolezza. E questa, oggi più che mai, si può allenare.»

Conclusione

Il lavoro del Dott. Flagiello rappresenta il nuovo volto della medicina della longevità: meno invasiva, più umana, più intelligente.
Il palloncino gastrico e i farmaci GLP-1 non sono soluzioni miracolose, ma strumenti di rinascita per chi decide di rimettersi in gioco.
Perché, come dice lui,

«La vita inizia quando fai il primo passo. Se aspetti troppo, arriverà un giorno in cui guarderai indietro e avresti voluto iniziare oggi.»

Se volete avere un consulto con il Team del Dott. Flagiello ed iniziare un percorso con la Combination Therapy e avere tutte le informazioni sui trattamenti cliccate qui

Guarda l'intervista completa al Dott. Luigi Flagiello

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