Oltre il corpo anche la mente deve rimanere sana e attiva
The Obesity Code
di Jason Fung
L’obesità è una delle grandi epidemie silenziose del nostro tempo. Non riguarda solo l’estetica o la bilancia, ma tocca in profondità la salute, l’invecchiamento e la qualità della vita. Nel suo libro The Obesity Code: Unlocking the Secrets of Weight Loss, il nefrologo canadese Jason Fung propone una visione radicalmente diversa da quella che per decenni ci è stata ripetuta: il problema non sono le calorie in sé, ma gli ormoni – in particolare l’insulina. Per chi ha superato i cinquant’anni e vuole non solo perdere peso ma anche vivere più a lungo e meglio, questo testo offre spunti preziosi che collegano alimentazione, metabolismo e longevità.
In questa recensione analizziamo i contenuti principali del libro capitolo per capitolo, con particolare attenzione a ciò che può interessare il pubblico over 50 e alle implicazioni per l’invecchiamento sano.
Chi è l’autore?
Jason Fung è un medico specializzato in nefrologia, fondatore del programma Intensive Dietary Management presso l’ospedale di Scarborough, in Canada. È diventato noto per il suo approccio innovativo alla gestione del diabete di tipo 2 e dell’obesità, basato non tanto su pillole o conteggio delle calorie, ma sul ripensamento completo del rapporto tra insulina, digiuno e alimentazione. Oltre a The Obesity Code, ha scritto anche The Diabetes Code, The Complete Guide to Fasting e The Longevity Solution, segno di un impegno costante nel collegare la nutrizione alla salute a lungo termine.
Capitolo 1-3: I falsi miti sull’obesità
Fung inizia demolendo le convinzioni più radicate. Per anni ci hanno detto che ingrassiamo perché mangiamo troppo e ci muoviamo poco: la famosa “ossessione delle calorie”. In realtà, i dati dimostrano che ridurre drasticamente le calorie porta solo a una riduzione del metabolismo basale. È come abbassare il termostato: il corpo si adatta, consuma meno energia e non dimagriamo.
Per gli over 50 questo è un passaggio cruciale: con l’età, il metabolismo tende già naturalmente a rallentare. Puntare solo sulle calorie significa spingere ancora di più il corpo verso una modalità di risparmio energetico, che non porta benefici né per la linea né per la longevità.
Capitolo 4-6: La vera causa è l’insulina
La chiave sta nell’insulina, l’ormone che regola i livelli di zucchero nel sangue. Quando mangiamo troppi carboidrati raffinati o zuccheri, i livelli di insulina salgono. Nel tempo, questo porta a insulino-resistenza, una condizione in cui le cellule non rispondono più correttamente. È il preludio non solo all’obesità, ma anche al diabete di tipo 2, a malattie cardiovascolari e a un invecchiamento accelerato.
Per gli over 50, controllare i picchi insulinici è una vera strategia di longevità: significa ridurre il rischio di infiammazione cronica, uno dei motori principali dell’invecchiamento biologico.
Capitolo 7-9: Snacking e il ruolo del digiuno
Un altro mito da sfatare riguarda lo “spuntino sano”. Secondo Fung, lo snacking continuo mantiene i livelli di insulina sempre alti, impedendo al corpo di accedere alle riserve di grasso. È come se il nostro organismo fosse costretto a vivere sempre in modalità “accumulo”.
Qui entra in gioco il digiuno intermittente, che l’autore considera una delle strategie più efficaci per riportare equilibrio. Non si tratta di privazione, ma di lasciare al corpo delle finestre di tempo in cui non deve gestire cibo. In queste ore, l’insulina scende e il corpo può bruciare grassi, riparare cellule e migliorare la sensibilità insulinica.
Per chi ha superato i 50 anni, il digiuno intermittente può diventare una leva potente: non solo aiuta a perdere peso, ma stimola processi come l’autofagia, collegati alla longevità.
Capitolo 10-12: La genetica e il ruolo dell’ambiente
Fung cita ricerche come quelle di Albert Stunkard, che dimostrano come la predisposizione genetica conti molto nell’obesità. I figli di genitori obesi tendono a esserlo a loro volta, indipendentemente dall’ambiente in cui crescono.
Questo non significa però che siamo condannati dai geni. Significa che il nostro corpo reagisce in maniera diversa agli stimoli ambientali: zuccheri, farine raffinate e stili di vita sedentari sono il detonatore di una bomba già presente. Per gli over 50, la buona notizia è che cambiare alimentazione e introdurre il digiuno intermittente può ancora “riscrivere” il destino metabolico, migliorando non solo il peso ma anche la prospettiva di vita sana.
Capitolo 13-15: Il paradosso della povertà e dell’obesità
Fung racconta casi come quello dei Pima, una popolazione nativa americana che nel giro di un secolo è passata da uno stile di vita attivo e un’alimentazione tradizionale a una dieta fatta di zuccheri e farine sovvenzionate dal governo. Risultato: il 50% degli adulti è obeso.
Il messaggio per gli over 50 in Europa e negli Stati Uniti è chiaro: i cibi industriali a basso costo, spesso ricchi di zuccheri nascosti e farine raffinate, sono una delle principali minacce per la salute a lungo termine. Scegliere alimenti freschi, integrali e non processati è un investimento diretto sulla longevità.
Capitolo 16-18: I grassi non sono il nemico
Un’altra rivelazione del libro riguarda i grassi. Per decenni, sono stati accusati di essere la causa dell’obesità e delle malattie cardiovascolari. Ma gli studi citati da Fung dimostrano che i grassi naturali – compresi quelli saturi – non sono il problema. L’unico vero nemico sono i grassi trans modificati (come la margarina), che aumentano il colesterolo cattivo e riducono quello buono.
Per gli over 50, che spesso hanno paura di inserire grassi nella dieta, questo è un punto di svolta: scegliere fonti sane come olio d’oliva, noci, semi e pesce grasso non solo non fa ingrassare, ma supporta il cuore, il cervello e persino la pelle, rallentando i segni dell’invecchiamento.
Capitolo 19-21: Il vero colpevole è lo zucchero
Il vero nemico, conclude Fung, è lo zucchero, in particolare il fruttosio che sovraccarica il fegato e favorisce la resistenza insulinica. Il consumo eccessivo di zuccheri non porta solo a ingrassare, ma accelera processi di invecchiamento cellulare collegati alla glicazione, un fenomeno che rende i tessuti più rigidi e danneggia cuore, reni e cervello.
Per chi ha superato i cinquant’anni, ridurre gli zuccheri non è solo una strategia di dimagrimento, ma un vero e proprio investimento nella longevità.
Capitolo 22: Le buone notizie – il caffè e altri alleati
Non tutto è privazione. Fung cita studi che mostrano come il caffè, grazie agli antiossidanti e al magnesio, possa ridurre il rischio di diabete di tipo 2, Alzheimer e Parkinson. Per gli over 50, questo significa che un consumo moderato di caffè può diventare parte di una strategia di prevenzione neurodegenerativa.
Capitolo finale: La via del digiuno intermittente
Il libro si chiude con consigli pratici per introdurre il digiuno intermittente. Fung propone diverse modalità, dalla semplice regola del “non fare spuntini” fino a periodi più lunghi di digiuno guidato. La chiave è abbassare i livelli di insulina e dare al corpo il tempo di ripararsi.
Per un pubblico over 50, questo capitolo è forse il più importante: adottare una finestra alimentare ristretta o praticare un digiuno settimanale non solo aiuta a perdere peso, ma attiva meccanismi legati alla longevità cellulare.
Conclusione: un libro che cambia prospettiva
The Obesity Code non è un semplice manuale di dimagrimento. È una guida che smonta i miti della diet industry e propone una visione nuova e scientificamente solida. Per chi ha superato i cinquant’anni, le intuizioni di Jason Fung offrono molto più che la promessa di una bilancia più leggera: mostrano una via concreta per ridurre il rischio di malattie croniche, rallentare l’invecchiamento biologico e vivere più a lungo con energia e vitalità.
La vera lezione del libro è che non siamo vittime delle calorie, ma possiamo diventare protagonisti della nostra salute imparando a gestire l’insulina. E questo, per chi sogna una longevità sana, è forse il codice più prezioso da decifrare.
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