Per poter ambire ad una longevità sana e attiva è importante eseguire dei controlli sulla nostra salute in modo continuativo e regolare. E' fondamentale avere dei dati per poter eventualmente avviare dei protocolli di Longevity Hacking anche per verificare se le azioni che si stanno facendo stanno portando dei risultati evidenti.
Prevenire è meglio che curare, soprattutto in campo medico. E non c’è nulla di più vero! Troppe volte, però, dimentichiamo di dedicare del tempo a noi stessi, trascurando persino la nostra salute. Superata una certa soglia di età, dovremmo avere un occhio di riguardo in più: ecco dunque quali sono gli esami da fare dopo i 50 anni.
Visita urologica, misurazione del PSA ed esami per il cuore: questi sono i principali controlli medici da fare a 50 anni.
Anche se sei in piena forma e nessuno ti dà gli anni che hai, se sei giunto ai 50 anni la prevenzione diventa quanto mai importante. Ecco perché, oltre a fare i controlli medici suggeriti già a partire dai 40 anni (come misurazione dei livelli di testosterone e screening del colon-retto), è bene che tu metta in lista altri importanti esami.
Tra i controlli medici da fare a 50 anni, vi sono visita urologica e misurazione del PSA.
A partire dai 50 anni, possono manifestarsi i primi disturbi urologici, come l’ipertrofia prostatica benigna, un aumento di volume della prostata non canceroso. All’inizio, l’ingrossamento della prostata può non dare alcun sintomo oppure può manifestarsi con: minzione frequente, necessità di urinare con urgenza, getto urinario debole. In presenza di sintomi sospetti meglio dunque fare una visita urologica.
Fondamentale è, a partire dai 50 anni, misurare almeno una volta all’anno anche il PSA.
Il PSA è l’antigene prostatico specifico, il cui aumento nel sangue può indicare una semplice prostatite ma anche la presenza di un tumore. L’esame del PSA è quindi fondamentale per una diagnosi precoce del tumore alla prostata.
Tutti gli esami per il cuore sono tra i controlli medici da fare a 50 anni.
Le malattie cardiovascolari, come l’infarto e l’ictus, nei Paesi industrializzati come l’Italia sono la principale causa di invalidità e di morte. Queste patologie colpiscono soprattutto dopo i 50 anni. È, quindi, consigliabile sottoporsi a degli esami per valutare il proprio livello di rischio. Tra gli esami da fare: esami del sangue, misurazione della pressione e elettrocardiogramma a riposo e/o sotto sforzo.
Fondamentale, per la salute del cuore è inoltre perdere i chili di troppoe smettere di fumare. Come indicato anche dall’Organizzazione mondiale della Sanità, obesità e fumo sono tra i principali fattori di rischio di malattia cardiaca.
Ai controlli medici da fare ai 50 anni, per restare in salute bisogna aggiungere una regolare attività fisica.
Una vita sana è una vita attiva. E una regolare attività fisica è la migliore medicina per tenersi in forma. Molti uomini non ne vogliono nemmeno sentir parlare, mentre altri esagerano con il calcetto e la palestra, aumentando il rischio di andare incontro a inconvenienti (come ad esempio le tendinopatie da abuso, tipiche dei corridori).
Si può cominciare gradualmente e poi cercare di raggiungere le soglie raccomandate dall’OMS: 150 minuti di attività fisica aerobica a intensità moderata-vigorosa ogni settimana. Il consiglio è quello di praticare esercizi di equilibrio, mobilità articolare e stretching. E di non superare i propri limiti.
Sei in menopausa? Ecco a quali esami dovresti sottoporti
La salute femminile va tenuta costantemente sotto controllo perché sottoposta a rischi continui e oggi, grazie ai continui progressi della medicina, è possibile riuscire a svolgere esamiche, un tempo, erano difficili anche soltanto da immaginare.
Quali sono, dunque, gli esami da fare dopo i 50 anni?
Glicemia, colesterolo, trigliceridi e fattori di coagulazione del sangue – Questi valori andrebbero misurati costantemente durante tutta la vita, ma rientrano di sicuro negli esami da fare necessariamente dopo i 50 anni, in quanto il metabolismo a questa età risulta molto più lento. Si tratta di prelievi di sangue da ripetere una volta all’anno per evitare che l’organismo sia sottoposto a inutili rischi causati dall’aumento di zuccheri e grassi nel sangue.
MOC – L’acronimo MOC sta per Mineralometria Ossea Computerizzata: si tratta di una lastra volta a controllare la densità ossea, per scongiurare la presenza di osteoporosi. Si consiglia di eseguire una MOC ogni cinque anni, ma solo se gli esiti dovessero essere negativi. In caso vengano diagnosticati alcuni problemi, è bene eseguire l’esame ogni 18 mesi, sopratutto nel caso in cui la vostra mobilità dovesse essere ridotta.
Visita senologica – A partire dai 25 anni, circa ogni 3 mesi, la donna dovrebbe svolgere un’autopalpazione del seno, per verificare l’eventuale presenza di noduli, protuberanze o ispessimenti. A partire dai 50 anni, poi, è indispensabile effettuare visite senologiche con maggiore frequenza, per scongiurare la presenza di un tumore al seno, molto diffuso tra la popolazione femminile. Inoltre, è sempre opportuno fare attenzione anche a variazioni di forma o dimensione della mammella, alla secrezione di liquidi dal capezzolo o ai cambiamenti di aspetto della pelle del seno.
Mammografia – Già a partire dai 30 anni, ogni donna dovrebbe effettuare un’ecografia mammaria a ultrasuoni che rileva la presenza di noduli ed, eventualmente, analizzarne la natura. Successivamente, questa va abbinata alla mammografia, ossia un esame a raggi X che effettuato ogni due anni dopo i 40 e ogni anno dopo i 50 anni. L’abbinamento dei due esami permette di avere un quadro completo della situazione mammaria, sottoposta costantemente a rischi.
Test del sangue occulto fecale – Tra gli esami da fare dopo i 50 anni, ha particolare importanza quello per la prevenzione del cancro al colon-retto, che consiste nella ricerca di sangue occulto nelle feci, seguito, in caso di esito positivo, da una colonscopia.
Esame della tiroide – Circa una donna su tre ha problemi alla tiroide, perciò è consigliabile effettuare un esame del sangue per valutare la funzionalità del TSH, ossia la ghiandola che ha in mano la funzionalità dell’intero organismo.
Sideremia – La sideremia indica la quantità di ferro presente nel sangue. Più correttamente, rileva la concentrazione del ferro di “trasporto”, misurando la quantità del minerale legato alla transferrina. Il test viene effettuato con un semplice prelievo di sangue. È bene tenere sempre monitorato il livello di ferro del sangue, per capire se vi è necessità di integrarlo o meno, per evitare l’insorgere di disturbi anemici.
Visita ginecologica e pap test – Visita ginecologica e pap test rappresentano due esami a cui ogni donna, a partire dal primo rapporto sessuale, dovrebbe effettuare in modo periodico, per scongiurare la comparsa di infezioni varie e di tumore al collo dell’utero.
Ecografia transvaginale – L’ecografia transvaginale (nota anche come TVS) rappresenta una tecnica diagnostica per immagini, che indaga morfologia e stato di salute degli organi genitali interni femminili. Tramite questo esame è possibile analizzare lo stato di salute dell’utero, e delle ovaie, così come dell’endometrio.
Test infettivologici – Sono dei normali prelievi di sangue da fare in caso di rapporti sessuali a rischio, per scongiurare la presenza di infezioni e/o malattie sessualmente trasmissibili.
A tutti questi esami, devono essere aggiunti:
- il controllo dei nei cutanei;
- il controllo del peso corporeo;
- il controllo della salute cardiologica;
- la misurazione della pressione arteriosa.
Questi controlli, tranne quelli specificatamente consigliati dopo i 50 anni, vanno effettuati durante tutta la vita, con una maggiore attenzione per le persone che hanno superato questa fascia d’età!
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