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Omega 11 e longevità: il nuovo grasso buono di cui potresti non aver mai sentito parlare

Indice

Con il passare degli anni, diventa fondamentale non solo vivere più a lungo, ma soprattutto in buona salute — cioè con energia, mente lucida, e corpo reattivo.
Nel campo della nutrizione funzionale, si è parlato per anni degli omega‑3 (potete leggere l'Articolo dedicato qui), noti per i loro effetti benefici su cuore, cervello e infiammazione. Ma oggi, sotto i riflettori della scienza, emerge un nuovo attore: l’omega‑11.

Poco conosciuto, questo acido grasso si trova in particolare nell’olio di saury, un alimento ancora raro nei nostri supermercati ma studiato in Asia e Nord America per il suo potenziale impatto su salute metabolica, infiammazione e longevità.

In questo articolo, esploreremo:

  • Cosa sono gli omega‑11

  • Perché stanno suscitando l’interesse dei ricercatori

  • Quali benefici possono avere, in particolare dopo i 50 anni

  • Cosa dice la scienza finora

  • Come integrarli (se e quando conviene)

Omega‑3 e longevità: cosa ci dicono gli studi

Gli omega‑3 sono da anni protagonisti delle ricerche sulla longevità. Ecco alcuni dei risultati più interessanti:

  • Rallentano l’invecchiamento biologico:
    Uno studio clinico su 777 adulti over 70 ha mostrato che l’assunzione quotidiana di omega‑3 per tre anni rallentava l’invecchiamento epigenetico di circa 3‑4 mesi, soprattutto se combinata con vitamina D e attività fisica (Nature Aging, 2024).

  • Allungano la vita:
    Secondo una review del 2021, livelli elevati di omega‑3 nel sangue sono associati a un’aspettativa di vita superiore di circa 4,7 anni (Life Extension, 2022).

  • Prevengono malattie dell’invecchiamento:
    Un altro studio ha mostrato un rischio del 18 % più basso di invecchiamento “non sano” (cioè con malattie croniche) tra le persone con più alti livelli di omega‑3 (Time, 2018).

  • Hanno un effetto soglia:
    L’effetto massimo si osserva con circa 1,1 g al giorno: sotto questa soglia, i benefici sono significativi, oltre, tendono a stabilizzarsi (Frontiers in Nutrition, 2024).

  • Rafforzano muscoli e riducono l’infiammazione:
    Particolarmente importanti per chi è over 50, gli omega‑3 aiutano a contrastare sarcopenia, declino muscolare e stress ossidativo (Frontiers in Nutrition, 2024).

Omega‑11: un nuovo attore sul palco

Cosa sono gli omega‑11?

Gli omega‑11 sono acidi grassi monoinsaturi a catena lunga (LCMUFA), come l’acido cetoleico (C20:1) e l’acido erucico (C22:1). Non sono presenti in grandi quantità nei comuni alimenti, ma sono particolarmente abbondanti in un olio molto speciale: l’olio di saury.

Cos’è l’olio di saury? Un tesoro ancora poco conosciuto

L’olio di saury si estrae dal pesce saury del Pacifico (Cololabis saira - chiamato anche suro o anche conosciuto come luccio sauro o sugarello) è un pesce azzurro ricco di proteine e di grassi buoni, molto consumato in Giappone e Corea ma poco noto in Europa. È un pesce azzurro dalla carne saporita e ricca di grassi buoni.

A differenza dei classici oli di pesce (ricchi di EPA e DHA), l’olio di saury contiene elevate concentrazioni di omega‑11, in particolare l’acido cetoleico. Questa composizione unica gli conferisce:

  • Proprietà lipidiche favorevoli

  • Capacità di aumentare l’indice omega‑3

  • Tollerabilità migliore rispetto ad altri oli di pesce

Il sapore è delicato e leggermente tostato, molto più piacevole per chi trova difficile assumere l’olio di pesce classico. Tuttavia, non è ancora facilmente reperibile in commercio in Italia, se non come ingrediente brevettato (come CET03).

Studi clinici recenti su omega‑11

Due studi recenti hanno dato il via all’interesse per l’omega‑11:

  • Studio sull’olio di saury
    In un trial crossover su 30 adulti sani, 12 g al giorno di olio di saury (contenente ~3,5 g di omega‑11 e 3,4 g di omega‑3) hanno portato a miglioramenti nel profilo lipidico (colesterolo HDL aumentato, LDL e trigliceridi ridotti) rispetto al placebo (PubMed, 2020).

  • Studio su CET03 (acido cetoleico)
    In un confronto tra olio di pesce classico e CET03, il gruppo CET03 ha ottenuto un aumento più efficiente dell’indice omega‑3 (+18,5 %) con meno effetti collaterali gastrointestinali. Questo suggerisce che l’omega‑11 potrebbe potenziare la produzione endogena di EPA/DHA a partire da fonti vegetali come l’ALA (NutraIngredients, 2024).

Meccanismi d’azione e potenziale per la longevità

Gli omega‑11 non sostituiscono gli omega‑3, ma li potenziano. In particolare:

  • Stimolano la conversione da ALA a EPA/DHA, rendendo più efficaci anche le fonti vegetali (come semi di lino e chia).

  • Hanno effetti diretti sul metabolismo lipidico, migliorando colesterolo e trigliceridi.

  • Modulano l’infiammazione, anche se servono ancora studi per misurare l’efficacia su scala clinica.

Per chi è over 50, questi effetti possono contribuire a:

  • Migliore salute cardiovascolare

  • Meno infiammazione cronica (una delle radici dell’invecchiamento)

  • Rafforzamento delle membrane cellulari e funzione cognitiva

Cosa può fare chi ha superato i 50 anni?

Strategie concrete per il pubblico over 50

Assumere circa 1 g di omega‑3 al giorno, da alimenti o integratori (preferibilmente EPA + DHA).

Valutare integratori contenenti omega‑11 (es. CET03), soprattutto se si seguono diete vegetariane o si ha difficoltà con l’olio di pesce classico.

Assumere vitamina D e mantenersi fisicamente attivi per potenziare i benefici su longevità, come mostrato dallo studio su 777 over 70.

Fare attenzione alla qualità e provenienza degli oli, soprattutto per evitare contaminanti nei prodotti non regolamentati.

Consultare il proprio medico, in particolare se si assumono farmaci anticoagulanti o si hanno condizioni metaboliche.

Conclusioni

Gli omega‑11, in particolare quelli contenuti nell’olio di saury o in formule avanzate come CET03, rappresentano una promettente frontiera della nutrizione anti-aging.

Non sostituiscono gli omega‑3, ma potrebbero rafforzarne gli effetti, migliorare la conversione da fonti vegetali e offrire un’alternativa più tollerabile a chi ha difficoltà con gli integratori tradizionali.

La ricerca è ancora nelle fasi iniziali, ma i primi risultati indicano benefici sul metabolismo, sull’indice omega‑3 e sulla salute cardiovascolare—tutti elementi strettamente collegati alla longevità.

Per chi ha superato i 50, curare l’apporto di grassi buoni—inclusi questi nuovi attori come l’omega‑11—potrebbe essere una scelta semplice ma potente per vivere meglio… e più a lungo.

Intanto che aspettiamo gli Omega 11, se volete assumere Omega 3 con un integratore di qualità certificato, vi consigliamo quelli di DoNotAge, che potete acquistare con uno sconto del 10% con il codice sconto DOPO50 qui.

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