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Ossido nitrico: il segreto (scientifico) per cuore, cervello e longevità

Indice

Hai mai sentito parlare dell’ossido nitrico? No, non è un nuovo integratore di moda né una trovata di marketing. È una molecola naturale che il nostro corpo produce ogni giorno — o meglio, che dovrebbe produrre. Eppure, con il passare degli anni, la sua presenza cala in modo drastico.
E questo calo è una delle cause nascoste dell’invecchiamento.

Parliamo di una sostanza invisibile ma potentissima, premiata con il Premio Nobel per la Medicina nel 1998, perché ritenuta capace di influenzare praticamente ogni funzione vitale: dal battito cardiaco al metabolismo, dalla memoria alla performance fisica e sessuale.
L’ossido nitrico (da ora in poi "NO") è ciò che mantiene i vasi sanguigni elastici, il cervello ben ossigenato e le cellule energetiche — i mitocondri — attive. In breve, è la molecola che fa scorrere la vita. Puoi leggere anche l'articolo "L’ossido nitrico è la chiave per un invecchiamento sano e attivo?" qui

La storia (quasi romantica) dell’ossido nitrico

Quando nel 1998 Robert Furchgott, Louis Ignarro e Ferid Murad ricevettero il Nobel per averne scoperto la funzione, il mondo scientifico cambiò prospettiva: un semplice gas, già noto come componente inquinante, si rivelava il regolatore più importante del sistema cardiovascolare.
Grazie ai loro studi nacquero anche i farmaci per la disfunzione erettile: un effetto collaterale positivo di una scoperta che riguardava in realtà la salute dell’intero organismo.

Il dottor Nathan Bryan, oggi professore alla Baylor University School of Medicine, è uno dei massimi esperti mondiali in materia. Nelle sue ricerche ha mostrato come ogni malattia dell’invecchiamento — dal cuore al cervello — sia legata a un basso flusso sanguigno, e come la chiave sia sempre la stessa: l’ossido nitrico.
Secondo Bryan, il NO regola tre processi fondamentali dell’invecchiamento:

  • la lunghezza dei telomeri, cioè i “cappucci” del DNA che proteggono i nostri geni;

  • la funzionalità dei mitocondri, che producono l’energia cellulare;

  • e la capacità rigenerativa delle cellule staminali, che riparano i tessuti.

Lui la chiama “teoria unificata dell’invecchiamento”. E il suo punto di partenza è semplice: senza ossido nitrico, il corpo non riesce a rigenerarsi né a difendersi.

Perché dopo i 50 anni i livelli di NO crollano

Il problema è che, con l’età, la capacità del corpo di produrre ossido nitrico diminuisce di circa il 10-12% per decennio.
Verso i 50 anni, ne produciamo meno della metà rispetto ai vent’anni.

Questo accade perché gli enzimi che convertono l’amminoacido L-arginina in NO diventano meno efficienti, spesso “ossidati” da cattive abitudini (poca attività fisica, dieta ricca di zuccheri, stress cronico, uso prolungato di farmaci come statine o antiacidi).
Il risultato? I vasi sanguigni si irrigidiscono, la pressione aumenta, il cuore fatica di più. Anche il cervello riceve meno ossigeno, e questo può influire su memoria, concentrazione e umore.

Ma c’è un’altra via di produzione del NO, più semplice e naturale: quella esogena, che sfrutta i nitrati contenuti negli alimenti — come barbabietole, rucola, spinaci e sedano.
I batteri buoni della bocca trasformano questi nitrati in nitriti, e poi in ossido nitrico. È un ciclo perfetto… fino a quando non lo interrompiamo.

Sai come? Con un gesto che facciamo ogni giorno: usare collutori antisettici troppo aggressivi.
Come spiega Bryan, oltre 300 milioni di persone nel mondo eliminano quotidianamente, insieme ai batteri cattivi, anche quelli buoni responsabili di convertire i nitrati. Il risultato è una ridotta produzione di ossido nitrico — e quindi una riduzione del flusso sanguigno.

Un altro fattore chiave è la disbiosi orale, cioè uno squilibrio nel microbioma della bocca, che peggiora con l’età.

Ossido nitrico: cosa fa nel corpo

L’ossido nitrico è un vasodilatatore naturale. Rilassa le pareti dei vasi sanguigni, permettendo un flusso più efficiente di sangue, ossigeno e nutrienti.


Questo si traduce in benefici per:

  • il cuore, riducendo il rischio di ipertensione e infarto;

  • il cervello, migliorando la memoria e la concentrazione;

  • i muscoli, che ricevono più ossigeno durante l’attività fisica;

  • e la funzione sessuale, perché l’erezione (maschile e femminile) dipende proprio dalla vasodilatazione.

Non a caso, uno dei segnali precoci di carenza di ossido nitrico è la comparsa di pressione alta o disturbi circolatori. L’ipertensione, definita “il killer silenzioso”, colpisce oltre un miliardo di persone nel mondo — e nella maggior parte dei casi è asintomatica fino a quando non provoca danni gravi.

Strategie per mantenere alto il livello di NO

Buone notizie: ci sono diversi modi per stimolare naturalmente la produzione di ossido nitrico anche dopo i 50 anni.

1. Movimento quotidiano.
L’esercizio fisico, anche moderato, è uno dei più potenti stimolatori naturali del NO.
Camminare a passo sostenuto, fare interval walking, o semplicemente muoversi più spesso nel corso della giornata aiuta le cellule endoteliali dei vasi sanguigni a produrne di più.

2. Alimentazione “verde” e variata.
Verdure a foglia larga, barbabietole, sedano, rucola, prezzemolo, rape e spinaci sono tra le migliori fonti naturali di nitrati.
Includere quotidianamente questi alimenti nella dieta può fare la differenza.

3. Cura del microbioma orale.
Evitare collutori antisettici troppo forti e mantenere una buona igiene orale con prodotti delicati preserva i batteri buoni che trasformano i nitrati in NO.

4. Polifenoli e antiossidanti.
I polifenoli dell’uva rossa, del tè verde, della curcuma e del cioccolato fondente proteggono l’ossido nitrico dall’ossidazione.
Un corpo infiammato o sottoposto a stress ossidativo tende infatti a distruggerlo più rapidamente.

5. Sonno e gestione dello stress.
Anche la produzione di NO segue i ritmi circadiani. Dormire bene e gestire lo stress aiuta a mantenere stabile la vasodilatazione e la pressione sanguigna.

Quando la scienza incontra la longevità: lo studio su Nitralis®

Negli ultimi anni, diverse ricerche hanno cercato soluzioni per contrastare il declino naturale dell’ossido nitrico con l’età.
Un recente studio randomizzato e controllato con placebo condotto da DoNotAge.org ha testato l’efficacia di una nuova formulazione chiamata Nitralis®, progettata proprio per aumentare la disponibilità di NO nel corpo.

Lo studio, che ha coinvolto 85 partecipanti tra i 30 e i 70 anni, ha valutato l’effetto di Nitralis® rispetto al placebo per 30 giorni.
I risultati sono stati sorprendenti:

  • i partecipanti che hanno assunto Nitralis® hanno mostrato un aumento medio del 226% dei livelli di ossido nitrico (come si può vedere dal primo grafico),

  • con un tasso di risposta del 60%, contro l’11,9% del gruppo placebo;

  • già dopo il primo giorno di assunzione molti hanno riportato miglioramenti percepiti in energia e circolazione (come si può vedere nel secondo grafico).

Nitralis® contiene una combinazione brevettata di barbabietola fermentata, magnesio ascorbato ed epimedium (una pianta medicinale originaria dell’Asia), studiata per agire su più vie biochimiche contemporaneamente.
A differenza di molti prodotti che si basano solo su L-arginina — meno efficace dopo i 40 anni perché il relativo enzima perde efficienza — Nitralis® sfrutta un approccio sinergico basato sul percorso nitrato–nitrito–NO, quello che rimane attivo anche con l’età.

I risultati di questo trial, pubblicati e finanziati da DoNotAge.org, suggeriscono che migliorare la biodisponibilità dell’ossido nitrico può essere una strategia chiave per la salute vascolare e la longevità.
Lo stesso Nathan Bryan, autore del libro The Secret of Nitric Oxide (che abbiamo recensito nel nostro Book Club qui), ha definito l’NO “la chiave mancante nel puzzle dell’invecchiamento”.

Ossido nitrico e longevità: una connessione invisibile ma reale

L’invecchiamento non è solo una questione di rughe o capelli grigi. È un processo che parte dai vasi sanguigni, da come il corpo riesce a far circolare sangue, ossigeno e nutrienti fino alle cellule più lontane.
Mantenere alto il livello di ossido nitrico significa preservare questo flusso vitale, proteggendo il cuore, il cervello, i muscoli — e anche la pelle.

Gli studi mostrano che un flusso sanguigno ottimale:

  • sostiene la funzione cognitiva, prevenendo il declino mentale;

  • mantiene l’elasticità vascolare, riducendo il rischio cardiovascolare;

  • migliora il metabolismo, perché aiuta l’insulina a funzionare meglio;

  • favorisce la funzione sessuale e il tono dell’umore.

In altre parole, vivere più a lungo e sentirsi più giovani non dipende solo dai geni o dall’alimentazione, ma anche da una piccola molecola gassosa che ogni giorno lavora silenziosamente per noi.

In sintesi

L’ossido nitrico è la molecola della longevità silenziosa.
La sua produzione cala con l’età, ma possiamo stimolarla con movimento, dieta ricca di verdure, cura del microbioma orale e — oggi — anche grazie a integratori scientificamente testati come Nitralis®, che rappresentano una delle innovazioni più promettenti per chi vuole prendersi cura della propria salute in modo preventivo e naturale.

Dopotutto, come dice Nathan Bryan:

“Ogni malattia legata all’età è una malattia di circolazione. E l’ossido nitrico è ciò che mantiene il flusso della vita.”

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